Victor Brauner nasce il 15 giugno 1903 a Piatra-Neamt, in Romania. Suo padre era coinvolto nello spiritismo e lo manda alla scuola evangelica di Braïla dal 1916 al 1918. Nel 1921 frequenta brevemente la Scuola di Belle Arti di Bucarest, dove dipinge paesaggi cézanniani. Nel 1924, in occasione della sua prima mostra personale presso la Galerie Mozart di Bucarest, espone i dipinti del suo successivo stile espressionista. Brauner contribuisce a fondare la rivista dadaista 75 HP a Bucarest. Nel 1925 si reca a Parigi, ma torna a Bucarest circa un anno dopo. A Bucarest nel 1929 Brauner viene associato alla rivista dadaista e surrealista UNU.
Nel 1930 Brauner si stabilisce a Parigi e diventa amico del suo connazionale Constantin Brancusi. Incontra poi Yves Tanguy, che lo introduce ai surrealisti nel 1933. André Breton scrisse un'introduzione entusiasta al catalogo della prima mostra personale parigina di Brauner alla Galerie Pierre nel 1934. La mostra non fu ben accolta e nel 1935 Brauner decide di tornare a Bucarest, dove rimane fino al 1938. In quell'anno si trasferisce a Parigi, vive per un breve periodo con Tanguy e dipinge una serie di opere con figure umane distorte e con gli occhi mutilati. Alcuni di questi dipinti, datati già nel 1931, si rivelarono macabramente profetici quando, nel 1938, perse un occhio.
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale Brauner fugge nel sud della Francia, dove mantiene i contatti con altri surrealisti a Marsiglia. In seguito, si rifugia in Svizzera; non riuscendo a procurarsi i materiali adatti, improvvisa un encausto con la cera delle candele e sviluppa la tecnica del graffito.
Brauner torna a Parigi nel 1945. Nel 1947 viene incluso nell'Exposition internationale du surréalisme alla Galerie Maeght di Parigi. La sua pittura del dopoguerra incorpora forme e simboli basati sulle carte dei Tarocchi, sui geroglifici egiziani e sugli antichi codici messicani. Negli anni Cinquanta Brauner viaggia fra Normandia e Italia e le sue opere vengono esposte alla Biennale di Venezia nel 1954 e nel 1966. Muore a Parigi il 12 marzo 1966.
