"Non voglio essere un pittore, né un illustratore, né un fumettista.
Ciò che voglio è un'incessante anarchia".
Tiger Tateishi
Tiger Tateishi (1941-1998) è stato un artista giapponese che tra il 1969 e il 1981 ha vissuto e lavorato a Milano. Pittore, mangaka, illustratore e ceramista, Tateishi si è distinto per il suo eclettismo nel panorama artistico della seconda metà del secolo scorso, amato da galleristi quali Alexander Iolas e apprezzato da aziende come Alessi e la Olivetti.
“Tiger Tateishi” è la prima personale dell’artista in Italia e coincide con l’inaugurazione del nuovo spazio della galleria Tommaso Calabro a Milano.
Impossibile da incasellare in uno stile o movimento artistico, Tiger Tateishi è stato un artista poliedrico e immaginifico, capace di rielaborare e fare convergere in un universo sincretico i simboli della cultura asiatica, sia giapponese che cinese, con le influenze artistiche occidentali che più lo appassionavano, come la Pop Art, l’Anti-Arte, il Cubismo, il Surrealismo e la Metafisica.
Per Tateishi, gli anni italiani sono stati senza dubbio i più prolifici dal punto di vista pittorico. Nella decade dei grandi sconvolgimenti politici della penisola, Tiger Tateishi riesce ritagliarsi uno spazio tutto proprio nella brulicante scena culturale milanese, diventando collaboratore richiestissimo di alcune delle più importanti personalità artistiche dell’epoca, in primis Ettore Sottsass, nel cui studio lavora dal 1971 al 1974.
Questa mostra rende omaggio a Tiger Tateishi con una selezione di opere su carta e dipinti realizzati tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta: dai disegni firmati “Tiger Pinxit” e leprime, rare, litografie, ai celebri dipinti “a vignette”, veri e propri caleidoscopi di immagini e icone della contemporaneità, in cui convergono le grandi passioni dell’artista: il surrealismo, la fantascienza e i fumetti.